venerdì 12 settembre 2008

Lo Specchio della Natura

Lo Specchio della Natura…
Questa immagine simbolica, fatata, più reale del reale è il luogo che racchiude i nostri segreti riflessi…
Quale volto appare sulla sua superficie liquida eppure tanto immobile da sembrare vetro…
Quale terra compare davanti ai miei occhi che cercano senza mai riposare il Vero nascosto…
La Saggia torna a parlare attraverso le sue righe che profumano di innumerevoli secoli… Ella dice, con voce tanto amorevole da far sorgere le lacrime agli occhi, che ogni Anima sottile, antica quanto l’esistenza stessa, appare simile, per la sua energia sottile, per il suo modo d’essere innato e immutabile, ad un misterioso animale che la nostra mente e la nostra conoscenza solamente umana non comprendono e non possono sentire… fino a che non lasceranno libera espressione all’istinto e all’intuizione interiore.
Un animale che come la terra esteriore che sentiamo come la nostra casa, porta i nostri lineamenti…
Ella dice che a volte, persino il nostro volto manifesto può nascondere qualche segreto indizio… qualche frammento ferino che, ai Suoi occhi che Vedono, mostra ciò che E’ oltre l’apparire…
Lo Specchio della Natura mostra il vero ed infrange la fragile superficie… una terra è la nostra casa… un animale tale terra abita, nascosto nella sua tana, o tra gli alberi fitti, o nella grotta fresca… o in un caldo nido… o persino sotto le onde del mare…
E dentro di noi mille riflessi si uniscono…
Il misterioso animale ci porta a quella terra che è la nostra casa…
E la terra che ci somiglia e che è la nostra casa ci lascia intravedere un animale che lì vive, poiché quello è il suo luogo naturale… quella è la sua casa…
Il nostro profondo nasconde un mondo intero che attende solo d’essere scoperto…


Anche nel Mondo del Vuoto e del Nulla questa consapevolezza trova la sua più chiara verità… coloro che sono guidati, sottomessi, schiavi, servitori fedeli e amanti del Nulla non trovano forse loro stessi nel marciume che creano e alimentano costantemente…?
Stanno così bene nelle loro città rumorose, sporche, disgustose, soffocanti e angoscianti… nei loro appartamenti tirati a lucido, asettici, sterili, in cui governano il bianco ed il nero, con qualche “pennellata” di grigio… nella moda, nello “stile”, nel “gusto” stravagante e “artistico”…
La loro natura profonda probabilmente si è spenta o è molto vicina all’oblio assoluto… oppure è tanto meschina, sporca e squallida da trovarsi bene dove si trovano bene loro.
Il loro progresso, la loro tecnologia, le loro artificialità di cui si circondano sempre di più… come stanno bene in mezzo a questo orrore… coprono d’asfalto la terra verde, innalzano grattacieli, condomini, case tutte uguali che a chi avesse davvero un minimo di sensibilità naturale apparirebbero veramente quali elogi alla bruttezza…
La loro nullità, il loro vuoto profondo li portano a riprodurre lo stesso vuoto e artificialità all’esterno… sempre di più…
Sono buchi neri della Bellezza, dell’Amore, della Naturalezza sacra… sono portatori di rovina, gravissimi malati contagiosi che disseminano ovunque la loro stessa orribile e putrescente malattia…
I luoghi in cui si sentono a casa riflettono il loro essere… la caducità, la sterilità, l’artificialità e la bruttezza.
Quella è la loro casa… quella è la loro natura.
Forse qualcuno ha occhi per vedere…
Forse qualcuno vede già da molto tempo.

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