sabato 25 gennaio 2014

Ninna Nanna del Risveglio

Shhh… la Bambina dorme…
Nel centro della Grotta, la Bambina dorme…
La Bambina vestita di bianco dorme accanto al Focolare…

Sorride mentre dorme,
Gli occhi chiusi sono come petali di primula,
Le guance morbide sembrano boccioli di rosa,
Le labbra hanno il colore delle bacche novelle.

Shhh… nel centro della Grotta, la Bambina dorme…
La Bambina vestita di bianco dorme il sonno del lungo inverno...

Sorride mentre dorme,
È bella come un fior di croco,
Candida come una goccia di latte,
Pura come un fiocco di neve.

Shhh… La Bambina vestita di bianco,
dorme accanto al Focolare…

***

Un raggio di sole illumina la soglia della Grotta.
Lo stretto passaggio di terra umida freme di voluttà
e tanti piccoli bucaneve germogliano nell’ombra.
Sono come piccoli lumi bianchi
che dondolano e tintinnano la musica del Risveglio.
Sono come piccole luci bianche
che cantano ciò che nessuno può udire…
Nessuno, tranne la Bambina vestita di bianco
che dorme accanto al Focolare.

Dondolano e tintinnano i piccoli bucaneve
nel silenzio del sonno vibrano la loro musica
e illuminano lo stretto passaggio di terra umida.
Cantano ciò che nessuno può udire…
Nessuno, tranne la Bambina vestita di bianco,
Che lentamente apre gli occhi…

Il suo viso è luce che rischiara
Il suo sorriso un caldo raggio di sole.

***

La Bambina vestita di bianco è sveglia
E sorride…

Canta la musica del Risveglio e sveglia ciò che dorme.
Illumina la Grotta del suo splendido sorriso,
E chiunque la senta cantare, si desta…

***

Shhh… ascoltate il tintinnare dei piccoli bucaneve
Che germogliano nell’ombra…

Shhh… ascoltate la Bambina vestita di bianco,
Che sveglia ciò che dorme…

***

venerdì 24 gennaio 2014

Preghiera alla Fanciulla della Neve

Dolcissima Fanciulla di Neve, che regni nell'alto più alto della sacra Montagna di Ghiaccio,
guidami nella lunga e difficile scalata verso il tuo candido regno,
aiutami a non scivolare e a procedere forte e sicura, sorretta dai venti e dalla Fiducia.
Volgi i tuoi occhi azzurri verso di me, sorridi nel mio cuore e riempilo sempre di più dell'Amore che fa vivere e gioire come delle Bambine Bianche…
Come le tue divine Figlie alle quali hai donato un candido lembo del tuo abito perché volassero leggere e felici nei tuoi alti regni di luce e gioia infinite.
Rendimi Bambina, rendimi Bianca, lavami e strofinami finché non comincerò a brillare,
come una stellina che torna a far parte del tuo cielo incantato,
come un candido fiocco di neve che prova la più grande delle gioie nel solo posarsi sul tuo volto, sulle tue mani, sul manto bianco che circonda il tuo regno di ghiaccio e neve.

Amata Signora dell'Inverno, che scintilli nelle tue vesti ricamate di brina, abbracciami,
tienimi stretta al tuo cuore e riempi sempre di più il mio,
così che diventi una stella luminosa e che io possa vedere e vivere ancora più intensamente la bellezza che mi circonda, per la tua presenza in me, nei miei occhi e nella mia anima.

Bianca Stella di Ghiaccio che illumini la vetta della Montagna, guida sempre i miei passi
e richiamami a volgere lo sguardo a te ogni volta che qualcosa di immeritevole mi distrae, facendomi vagare in un labirinto che a nulla porta, se non a perdersi e a dimenticare…

Perché solo a Te voglio giungere, fino al tuo Regno Bianco,
per addormentarmi avvolta nel tuo abbraccio e Risvegliarmi nell'estasi della tua Luce.
 

lunedì 30 settembre 2013

La Conca dei Sogni

Questo brano risale a diversi anni fa e fa parte di un mio vecchio diario.

Scosto i bassi rami di un salice, oltre i quali si nasconde una segreta conca naturale, scavata nella roccia e dalla forma rotonda, levigata, morbida. L’acqua che sgorga al suo interno, limpida e gelata, brilla di riflessi verdi, per via del tenero muschio che la ricopre, e immergendovi le mani mi dona sollievo dal calore della giornata. La frescura si estende in tutto il corpo e una folata d’aria fresca mi investe il volto, liberandolo dalla malinconia e spazzando via i resti di vecchie ombre.
Senza pensare a nulla ascolto le sensazioni che l’acqua mi trasmette attraverso i palmi distesi e lascio che compia la sua antica e meravigliosa magia. I suoi influssi sottili lavano, purificano e guariscono tutto il mio Essere, in profondità, rigenerando il corpo e colmandolo di nuova energia pura, viva, vibrante.
Il mio intento profondo si intreccia alla magia del liquido cristallino e ne crea un legame di Armonia e di Amore, mentre le mie labbra sussurrano parole e suoni gentili, adatti alla natura delle acque calme, che sgorgano dalle alte sorgenti montane.
Lentamente un senso di benessere si propaga dentro di me, avvolgendomi tutta in un abbraccio fresco e amorevole, mentre la voce gorgogliante dell’acqua continua a mormorare il suo incanto.
Poso lo sguardo sulla superficie lievemente increspata.
Posso scorgere i lineamenti indistinti del mio viso che ondeggiano appena. L’acqua ne ha catturato l’essenza e ora mi parla di lei….

L’immagine che io ti mostro è ciò che tu sei, qui e ora. Ma i tuoi occhi sono la chiave che apre a Vie sconosciute. Attraverso di essi, giù, nell’intimo segreto, si nasconde la vera realtà.
Chi sei tu? Cosa c’è oltre la tua immagine?

Lentamente il riflesso sfuma dalla superficie e solo gli occhi rimangono impressi nell’acqua, luminosi e pieni di sogni nascosti. In essi leggo e percepisco l’eco lontana di mondi dimenticati, attraversati da nebbie rosate e sparsi di verdi colline coperte di boschi, in cui si possono udire i canti delle fate e delle altre creature della Grande Madre. Qui gli animali non hanno paura di avvicinarsi e le grandi farfalle si posano maestose sulle dita protese ad accoglierle; crescono erbe dai magici poteri e la Natura comunica con coloro che la sanno ascoltare attraverso il movimento delle nuvole e dei venti, la pioggia e le tempeste, il canto delle foglie e il tremore della terra, il sussurro notturno e la voce delle maree. Vi sono templi naturali, illuminati da un sacro fuoco che crepita perenne, e cerchi di betulle abitati da luminose Essenze colorate, simili alle lucciole, che donano Fortuna a coloro che Amano e le trattano con rispetto. Tutto ciò che minaccia il luogo sacro è abilmente allontanato, anche a costo di perdere la Vita, e la Morte è accolta come un importante passaggio trasformativo, che libera dal corpo stanco e insegna l’eterno ciclo della Ruota d’Argento.
Tra le fresche ombre degli alberi secolari, che crescono nel luogo magico, riesco a scorgere gli stessi occhi che si specchiano nella conca d’acqua. Lasciano trasparire una profonda saggezza, una conoscenza che esiste solamente laddove la Grande Madre si è mostrata in tutta la Sua grandezza, e racchiudono ogni piccola parte di quel mondo intriso di Armonia. In essi vi è la realizzazione della mia Essenza divina. Il traguardo che di vita in vita si avvicina sempre di più, e al quale io rivolgo il mio desiderio, ora come sempre. 

“Il tuo intento ti condurrà nel luogo che la tua Anima desidera, perché suo specchio e sua espressione. Ella è naturalmente attratta da ciò che le somiglia e gli indizi che troverai saranno piccoli assaggi della magia che un giorno sarà rivelata.
Le sue forme sono i sogni partoriti dal tuo ventre. La tua Gioia è il frutto nascosto che cresce sui bassi rami dei meli. Più la assaggerai, più Ella ti nutrirà.”

L’acqua gorgoglia le sue parole incantate lasciandole fluire languidamente nelle profondità di me stessa, e di nuovo mi chiede chi sono…

Sono colei che cerca la Fonte. Sono la scintilla che cerca il suo Fuoco. Sono il raggio d’argento che cerca la Luna. Sono la figlia che cerca la Madre. Sono la Fanciulla che cerca se stessa nel centro radioso del bosco segreto. L’istante in cui ritroverò tutto questo nel mio intimo profondo sarò l’Essere completo, e conoscerò la Verità.”

La consapevolezza di un istante lascia il suo dono prezioso e custodendolo nel cuore ringrazio l’acqua per la sua magia.
Sollevo lo sguardo al cielo e riesco a scorgere, al di sopra del fogliame scurito dalla sera, lo spicchio di Luna. Simile ad una culla luminosa, sembra che dondoli dolcemente lo spirito delle sue creature, mentre i loro corpi dormono profondamente sulla Terra.
Attende che i loro veri occhi si aprano e riescano a vederla.
Allora più nulla li separerà da Lei.

 

Testo di Viola di Nebbia, ogni riproduzione è vietata senza il permesso dell’autrice e senza citare la fonte.