mercoledì 17 agosto 2011

La Fanciulla e la Maestra

Quando una fanciulla guarda negli occhi la sua Maestra, vede luce quieta…
la ferma e luminosa presenza di una consapevolezza antica e perenne.
Quando una fanciulla guarda negli occhi la sua Maestra vede il fuoco che illumina le tenebre, custodito dalla sua Vestale, il cui scopo della vita è mantenere accesa quella sacra fiamma, in eterno.
Quando una fanciulla prende per mano la sua Maestra, sa che ovunque lei la possa condurre, ivi troverà la stessa luce quieta che brilla nei suoi occhi, e potrà farsene Custode a sua volta, quando sarà pronta.
Quando una fanciulla contempla il sorriso della sua Maestra, contempla l’argenteo riflesso della Luna e la luminosità dorata del Sole… e sorride a sua volta, perchè la bellezza di quella visione la investe e la incanta.
Quando una fanciulla ascolta la voce della sua Maestra, le piccole porte dell’ignoto si dischiudono come aperte da una minuscola chiave d’argento… e ogni Parola rende ad ogni cosa il suo senso.
Quando una fanciulla apprende gli insegnamenti della sua Maestra, sente che non vi è mai stato, né vi sarà mai nulla di più perfetto, perchè ciò che ascolta è la naturale verità, e nulla in essa può esservi di sbagliato.
Quando una fanciulla segue i passi della sua Maestra, si rende conto che quelli sono i suoi stessi passi, e ritrova se stessa.
E se anche le Maestre capaci di far trovare ad ognuna il sentiero adatto, e di condurre ognuna verso la saggezza della Luna e del Sole, non esistono più,
così come sono ormai molto rare le fanciulle adatte ad un vero Cammino interiore, che veramente sono disposte a ricevere l’insegnamento antico,
ciò che è certo è che in ogni tempo, quando una fanciulla guarda negli occhi la sua Maestra, e la Maestra guarda negli occhi la sua fanciulla, l’Amore che lega le loro anime antiche crea un nodo luminoso nel filamento del loro Destino… e questo nodo non si scioglierà mai, portando le due anime a ri-incontrarsi sempre, per insegnare e ricordare, l’una all’altra, la Via verso l’Armonia, la Gioia e la Libertà.


Queste non sono che parole gettate su un foglio di carta, nate dal pensiero e dall’immaginazione di come potrebbe essere il legame fra una fanciulla e la sua Maestra… nulla di più che questo.

sabato 6 agosto 2011

Il sorriso delle Antenate

La loro barca si allontana dalla riva di sabbia e scivola sulle acque increspate del mare, seguendo la via dorata disegnata dagli ultimi raggi di sole. Nel tramonto della loro vita remano, le Sorelle, e sorridono. I loro occhi sono sereni, e ogni ombra che un tempo li aveva velati d’inquietudine si è infine disciolta nella luce.
Remano, le Sorelle, e mentre remano cantano, e il ritmo del loro remare è il ritmo del loro canto. Un canto d’addio alle terre conosciute. Eppure non malinconico… la sua melodia è incantevole…
Remano, le Sorelle, e cantano, e sorridono. Gli occhi volti ad ovest, al sole lucente che cala oltre la linea delle acque lontane, e indica loro la strada.
Alcune sorelle immergono una mano nell’acqua che scorre loro accanto… oltre la via dorata disegnata dall’ultimo sole, il mare è d’argento. Il gorgogliare dell’acqua spinta dai remi e trattenuta dalle loro mani è talmente dolce che le Sorelle si lasciano incantare. Alcune chiudono gli occhi… e sorridono…
I loro abiti sono del colore della notte, dell’ignoto… del mistero inconoscibile. Un mistero che loro conoscono, per questo ne portano il colore.
Viaggiano, le Sorelle… e remano, e cantano.
Il loro è il Viaggio verso l’Isola Sacra, l’Isola dei Meleti, luogo in cui le anime riposano dopo le difficoltà della Vita.
La loro, si è conclusa… i loro occhi si sono chiusi, le loro voci hanno taciuto, la loro fiamma si è spenta.

Ma noi le ricordiamo. Noi che le vediamo allontanarsi dalla riva di sabbia delle nostre terre conosciute, con gli occhi umidi e il cuore pieno d’amore per loro.
Noi le vediamo andar via per sempre, e nonostante la nostalgia, sorridiamo…
Le cercheremo nelle vie segrete che loro hanno tracciato, e ritroveremo gli insegnamenti antichi che ci hanno affidato.
E quando scompariranno oltre la linea delle acque lontane, canteremo un canto d’addio per loro. Eppure non malinconico… la sua melodia è incantevole…
Le ricordiamo e sempre le ricorderemo, noi, che siamo la loro Discendenza.
Loro, le Antenate, lo sanno… e nell’ultimo istante, prima di fondersi alla luce più grande, volgono gli occhi a noi che le guardiamo… e sorridono…