La notte fa dono di piccole consapevolezze, qualche volta, quando si libera l’intuizione e la si lascia vagare…
ella riesce sempre a trovare luccicanti tesori tra le radici degli alberi, tra le pagine delle foglie, tra i segni disegnati sulla terra da dita di fata, code di scoiattolo o soffio leggero di vento…
e stasera forse un piccolo dono l’intuito ha colto… lo ha visto mandare brillii tra l’erica rosata, e poi tra l’erba dolce…
Ritrovare la naturalezza, ci insegnano le Sagge dagli occhi di bambine… la naturalezza che abbiamo perduto indossando abiti come travestimenti, finti volti come maschere e scambiando poi tutta questa mera illusione per realtà.
No… la realtà è altro.
La naturalezza, la spoliazione, ma non di carne e sangue… no… solo di ciò che di noi è snaturato, ovvero privato di Natura, falso, finto, inesistente, illusorio e quindi fuorviante.
E così scrivevo al cavaliere di onice e granito.
Parlavo di questa sacra naturalezza, dell’istinto liberato, dell’eterna ricerca senza posa e senza fine della propria Casa, di ciò che porta a sentire finalmente al sicuro, irraggiungibili da qualsiasi tormento o patimento e che fa percepire, almeno per qualche attimo, di aver finalmente concluso la Ricerca.
E di nuovo, come sempre, la realtà materiale si è mescolata al mito… il pensiero all’intuizione. La ricerca della propria casa… di quel luogo che trasmette quello stato di pace interiore che fa sussurrare in un respiro commosso “sono a Casa…”
Quel luogo che è diverso per ognuno di noi, seppure a volte ci si incontri nella stessa Casa… e ho intuito che forse essa si potrebbe trovare in quei posti in cui Natura porta dei lineamenti sul proprio viso che assomigliano ai nostri…
La dolce Madre fiorisce e cresce in modi sempre diversi a seconda di dove si trovi il suo Corpo… la sua terra. Ella è sempre se stessa, eppure è sempre diversa… così come noi, che ci identifichiamo in lei cercandola costantemente, sempre, incessantemente… ma ci identifichiamo nel suo volto che più riflette il nostro, nei colori che più brillano nei nostri occhi, nel nostro sorriso che profuma di mare o di terra o di neve… nella nostra Anima Antica partorita da sorgente o deserto, montagna o ghiaccio… in lei che è sempre in noi e lo è sempre stata sin dall’Inizio.
“Il tuo mondo dov’è se non nella terra che ti ha partorito e che senti come Madre…? Ella è Madre ovunque ed in ogni tempo, eppure esiste quel luogo così dolce e bello… e sai dentro di te che è la tua casa… che ti somiglia, che riprende i tuoi stessi lineamenti interiori ed eterni… quella terra che per te è polverosa, selvaggia, indomabile ed ispida come il pelo dei lupi… appare furente e dura, ma solo il cuore vede che essa è pregna fino a scoppiare di quell’Amore immenso che è vibra da sempre nella Madre…
una terra pungente di cardi dalle lunghe spine che trafiggono come lunghi e sottilissimi pugnali… una terra spesso scomoda e tanto ruvida di quell’erica che è pure tanto dolce e bella da essere nettare per il miele dorato delle sacre api…
una terra di rocce e strapiombi, nebbia fitta e pioggia e neve e grandine “come piccoli chicchi di riso che graffiano la pelle in profondità” e grigie nubi nel cielo sempre cupo e apparentemente rabbioso… eppure scaldata dai fuochi e tanto bella da non potersi dire a parole, e che mai si potrebbe desiderare diversa da ciò che è perchè l’amore che si prova per lei è troppo grande.
E non senti forse che un poco ti somiglia…? Per questo forse la ami tanto… ami lei e spesso non ami te stesso, ma attraverso di lei scopri un riflesso puro e naturale di te che riesci ad amare totalmente…
la tua terra interiore…
Se così fosse sarebbe per ognuno di noi, per ogni vita che cerca Casa… una Casa interiore che possiamo intuire, forse, specchiandoci in quel frammento di Natura che ci porge la superficie riflettente perchè sprofondiamo in essa, riconoscendoci…”
ella riesce sempre a trovare luccicanti tesori tra le radici degli alberi, tra le pagine delle foglie, tra i segni disegnati sulla terra da dita di fata, code di scoiattolo o soffio leggero di vento…
e stasera forse un piccolo dono l’intuito ha colto… lo ha visto mandare brillii tra l’erica rosata, e poi tra l’erba dolce…
Ritrovare la naturalezza, ci insegnano le Sagge dagli occhi di bambine… la naturalezza che abbiamo perduto indossando abiti come travestimenti, finti volti come maschere e scambiando poi tutta questa mera illusione per realtà.
No… la realtà è altro.
La naturalezza, la spoliazione, ma non di carne e sangue… no… solo di ciò che di noi è snaturato, ovvero privato di Natura, falso, finto, inesistente, illusorio e quindi fuorviante.
E così scrivevo al cavaliere di onice e granito.
Parlavo di questa sacra naturalezza, dell’istinto liberato, dell’eterna ricerca senza posa e senza fine della propria Casa, di ciò che porta a sentire finalmente al sicuro, irraggiungibili da qualsiasi tormento o patimento e che fa percepire, almeno per qualche attimo, di aver finalmente concluso la Ricerca.
E di nuovo, come sempre, la realtà materiale si è mescolata al mito… il pensiero all’intuizione. La ricerca della propria casa… di quel luogo che trasmette quello stato di pace interiore che fa sussurrare in un respiro commosso “sono a Casa…”
Quel luogo che è diverso per ognuno di noi, seppure a volte ci si incontri nella stessa Casa… e ho intuito che forse essa si potrebbe trovare in quei posti in cui Natura porta dei lineamenti sul proprio viso che assomigliano ai nostri…
La dolce Madre fiorisce e cresce in modi sempre diversi a seconda di dove si trovi il suo Corpo… la sua terra. Ella è sempre se stessa, eppure è sempre diversa… così come noi, che ci identifichiamo in lei cercandola costantemente, sempre, incessantemente… ma ci identifichiamo nel suo volto che più riflette il nostro, nei colori che più brillano nei nostri occhi, nel nostro sorriso che profuma di mare o di terra o di neve… nella nostra Anima Antica partorita da sorgente o deserto, montagna o ghiaccio… in lei che è sempre in noi e lo è sempre stata sin dall’Inizio.
“Il tuo mondo dov’è se non nella terra che ti ha partorito e che senti come Madre…? Ella è Madre ovunque ed in ogni tempo, eppure esiste quel luogo così dolce e bello… e sai dentro di te che è la tua casa… che ti somiglia, che riprende i tuoi stessi lineamenti interiori ed eterni… quella terra che per te è polverosa, selvaggia, indomabile ed ispida come il pelo dei lupi… appare furente e dura, ma solo il cuore vede che essa è pregna fino a scoppiare di quell’Amore immenso che è vibra da sempre nella Madre…
una terra pungente di cardi dalle lunghe spine che trafiggono come lunghi e sottilissimi pugnali… una terra spesso scomoda e tanto ruvida di quell’erica che è pure tanto dolce e bella da essere nettare per il miele dorato delle sacre api…
una terra di rocce e strapiombi, nebbia fitta e pioggia e neve e grandine “come piccoli chicchi di riso che graffiano la pelle in profondità” e grigie nubi nel cielo sempre cupo e apparentemente rabbioso… eppure scaldata dai fuochi e tanto bella da non potersi dire a parole, e che mai si potrebbe desiderare diversa da ciò che è perchè l’amore che si prova per lei è troppo grande.
E non senti forse che un poco ti somiglia…? Per questo forse la ami tanto… ami lei e spesso non ami te stesso, ma attraverso di lei scopri un riflesso puro e naturale di te che riesci ad amare totalmente…
la tua terra interiore…
Se così fosse sarebbe per ognuno di noi, per ogni vita che cerca Casa… una Casa interiore che possiamo intuire, forse, specchiandoci in quel frammento di Natura che ci porge la superficie riflettente perchè sprofondiamo in essa, riconoscendoci…”
…forse se cerco la mia casetta in un luogo nascosto e circondato da una Natura viva e rigogliosa eppure dolce, morbida, colorata di mille farfalle, è perchè le somiglio…? Quel richiamo profondo e inspiegabile a parole che fa giungere all’orecchio della percezione quella dolcezza e abbandono è forse l’Anima Antica che ritrova un suo riflesso e vuole rimanergli accanto…?
Così diverse le terre e le Anime… eppure così simili… partorite dalla stessa amatissima Terra, Natura, Madre…
…se così fosse, forse, potrebbe esserci la bella Anima che scopre il suo stesso riflesso naturale accanto alle sorgenti, nelle campagne tenui e colorate, piene di fiori, nelle radure in cui la divina Luna si erge ed osserva coloro che per Lei danzano ancora…Così diverse le terre e le Anime… eppure così simili… partorite dalla stessa amatissima Terra, Natura, Madre…
…e tu, dolce Anima che leggi queste parole, ti sei forse specchiata e ti sei ritrovata nelle alte montagne dalle vette innevate… sei forte e la luce che mandi dagli occhi di colei che ti ospita è saggia e appare anziana, seppure giovanissima… piena di quell’Amore per il quale le stesse terre del Nord sono nate in tal modo…
e tu… essenza di fuoco e spine… di fulmine tonante… sei pericolosa eppure lucente d’abbagliare…
forse colei che cammina sulla sabbia rovente che sente essere la sua Casa è un’Anima dei deserti d’oro rosso… il suo riflesso è enigmatico e mutevole così come lo sono i venti dell’est…
languida Anima del mare… ti perdi nei mille tesori dei fondali segreti… forse non sei tanto dissimile da colei che il suo mare e la sua casa trova nelle distese d’erba verde in cui il cielo e la terra si uniscono e perdono le loro linee di confine, dissolvendosi nell’infinito…
Mille volti di Natura, mille nomi, mille lineamenti sui nostri volti che riproducono qualcosa della nostra stessa Anima Antica, della nostra terra interiore…
Una casa esiste in qualche luogo vicino o lontano… e forse custodisce un frammento di quell’essenza che è in noi e un indizio per cominciare a conoscerla e riconoscerla, riconoscendosi in essa… quell’essenza che una volta ritrovata, stenderà sul nostro cuore una pace e un Amore tali che, davvero, porranno fine alla Ricerca perchè, dopo il lungo peregrinare, sapremo di essere finalmente giunti a Casa.
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