lunedì 14 marzo 2011

Le due Avalon

Avalon è l’Armonia Antica che viene ritrovata,
è il Sonno dell’Anima che abbandona gli occhi,
è il Ridestarsi di fronte all’Incanto…
Il Viaggio è ciò che ci conduce ad Avalon,
e Avalon è il Sacro Frutteto che vive dentro di noi,
e che attende soltanto di essere scoperto
.”

Poche parole, perché Avalon è tutto questo ma anche molto di più… è una parola e mille parole.
E’ un’intuizione luminosa e silenziosa.
Eppure, nel corso degli anni sono arrivata a credere che esistano due Avalon, talvolta ben distinte, talvolta unite.
La prima Avalon è quella che si trova nella Natura libera e rigogliosa, è quella “manifesta” in cui si può dire vivessero “le sacerdotesse dagli abiti azzurri e dalla luna tatuata sulla fronte”. La prima Avalon infatti è un luogo naturale e bellissimo, ma è anche un luogo di apprendimento e iniziazione…
è un Isola vergine, un Bosco antico, una Radura fiorita, un angolo di Giardino segreto…
per molti è Glastonbury, ma questa Avalon in realtà esiste in ogni luogo che rispecchi la purezza della Natura, che canti con la sua Voce, che mantenga traccia dell’antica magia, e trasmetta le sensazioni di Armonia, Amore e Gioia che le sono proprie… e che sono una Porta magica che si apre sulla seconda Avalon
La seconda Avalon, infatti, non è che uno stato d’essere, è il raggiungimento della stessa Armonia, dello stesso Amore e della stessa Gioia che ci sono in Natura dentro se stesse, è Diventare l’essenza della Natura, è abbracciare la visione luminosa dell’esistenza, è quella libertà e pace dinnanzi alle quali non esiste più nulla intorno, tutto svanisce, scompare, le illusioni cessano di esistere, e siamo Dentro e Fuori noi stesse. Siamo nel Tutto e siamo il Tutto.
Trovando la seconda Avalon è come se si riunisserò in sé le due Avalon insieme, poiché la Bellezza armoniosa e naturale che si ha ritrovato in sé non è che il riflesso di quella della Natura che ci circonda.
Avalon la si può trovare nel Bosco Incantato, ma quando la si trova in sé si diventa il Bosco Incantato.
Essa, così, si riunisce: dentro e fuori.
Noi diventiamo Avalon e possiamo portarla nel mondo.

***

La prima Avalon è un Inizio e una Chiave.
La seconda Avalon è ciò che si nasconde dietro la Porta che viene aperta da quella Chiave
.


(Testo scritto per la mailing list I Meli di Avalon

lunedì 7 marzo 2011

Il roseo bocciolo di melo

Un piccolo, delicato e roseo bocciolo di melo sfida le ultime gelate del lungo inverno, e con coraggio sboccia sul suo rametto ancora intirizzito dal freddo, semi addormentato e coperto dagli ultimi sottili strati di neve…
Sboccia timidamente, si risveglia e mostra i suoi petali bianchi e rosa alle prime luci nebbiose dell’aurora…
Lo osservo, piena d’amore… e un pesante velo di nebbia si scosta e svanisce per un istante, breve ma pieno di tutto ciò che la parola non può dire…
Apro gli occhi e sono il dolce melo, pieno di germogli che sbocciano sfidando il gelo… non esiste più nulla intorno a me, solo prati e boschi incantati… dove sono spirati i pensieri e la ragione? Nebbia… Illusione… Non esistono né sono mai esistiti…
Tutto ciò che conta sono i germogli che sbocciano sui miei rami gentili, il respiro della terra che mi colma di gioia, il vento che spira gelido e mi risveglia dal lungo sonno, e le verdi foglioline, che presto spunteranno e a primavera cresceranno…
Cosa importa ciò che accade intorno, ciò che è accaduto e che accadrà? Non esiste nulla… Sono solo un piccolo melo che fa parte del tutto naturale e segue il ciclo terrestre… le mie radici si nutrono di terra e acqua, i miei rami sono accarezzati dall’aria, e ciò che sono è ciò che sono nell’istante eterno in cui sono…
Un uccellino si posa su un ramo, attirato dalla bellezza dei germogli, e canta di gioia… può un melo sorridere? sto sorridendo, dunque un melo può farlo… ma solo l’uccellino se ne accorge… ricambia e spicca il volo…
Chiudo gli occhi… l’istante è svanito… sto osservando un piccolo, delicato e roseo bocciolo di melo, che sfida le ultime gelate del lungo inverno e ha il coraggio di sbocciare sul suo rametto ancora intirizzito dal freddo…
Un po’ di neve è caduta, laddove un uccellino aveva spiccato il suo volo… e ora il melo sorride…