lunedì 23 luglio 2012

Beth

Che io possa essere come te, Bianca Betulla che vegli sui confini fra i mondi…
con le libere chiome frondose scosse dal vento selvaggio,
con i rami piegati e sferzati dalla pioggia scrosciante,
con la candida corteccia illuminata dal bagliore accecante dei fulmini,
con il fusto che trema per ogni rombo di tuono,
stagliata come emanante luce propria contro il cielo plumbeo e minaccioso…
eppure ancorata saldamente alla Madre Terra,
che pure scorre in ogni tua venatura, in ogni tua foglia, in ogni radice.

Possa io essere come te, Bianca Betulla che vegli sui confini fra i mondi…
che pur piegandoti alla furia della tempesta che strappa le chiome, spezza i rami e graffia la corteccia,
mai cedi alla sua potenza, perchè nulla può strapparti ciò che sei…

…ed è nel cielo plumbeo e minaccioso che la tua propria luce si staglia più che mai,
fiera, maestosa… magnifica.

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