Spesso mi ritrovo a cercare il mio riflesso dove prima lo trovavo sempre… mi bastava aprire un libro, leggere due righe, e ritrovarmi, piena di nuova forza, di entusiasmo, di gioia ed equilibrio interiore. Ma ora lo Specchio nel quale mi riflettevo e nel quale ritrovavo il mio vero volto, il mio vero cuore, la mia vera anima, è offuscato, opaco… a volte è completamente avvolto da un pesante velo, il velo che cela il sacro agli occhi del profano, il velo che richiede d’essere sollevato da chi desidera più di ogni altra cosa guardarvi oltre, per ritrovare quello Specchio… e riflettersi.
Mi sento come l’antica Amaterasu, chiusa nella sua grotta buia, ma per me nessuna danza richiama il riso delle mille moltitudini di Déi, che incuriosisce la Dea e la spinge ad affacciarsi dall’antro, per me nessuno Specchio attende al suo ingresso, per riflettere la luce del sole di cui è fatta Lei, perché finalmente si riconosca e riporti la Luce nel mondo…
Sono solo una donna, con molti difetti, e di sicuro non sono degna di tanta Fortuna…
O invece forse sì… forse ognuna che Cerca e si merita un po’ di Fortuna, è attesa dallo Specchio sulla soglia della grotta…
Io ho bisogno di crederlo, per ritrovare una scintilla di quella speranza che anni fa riempiva la mia vita e rendeva i miei occhi pieni della visione del magico, per cui tutto era magico intorno a me, tutto era divino, e io partecipavo di quella magia e di quella gioia che tali visioni profonde mi donavano.
Non è così buia la mia grotta, direi che è immersa in una tiepida penombra, e ci sto ragionevolmente bene… molte donne ci vivono tutta la vita, provando forse un debole senso di mancanza per cui anche le fortune più grandi non le soddisfano mai completamente…
Ma chi ha provato, almeno in piccola parte, a vivere completa, non potrebbe mai e poi mai accontentarsi di una vita simile… E l’unica cosa che sento è che mi manca lo Specchio, perché è talmente essenziale alla mia anima che senza di esso non posso vivere veramente.
Qualche volta un istante di limpidezza e luminosità rianima lo Specchio, e riesco per pochi momenti ad abbeverarmi in quel raggio di luce, ma ci vorrà ancora molto tempo prima che la limpidezza e la luminosità permarranno stabili, e la sorgente a cui mi abbeveravo sempre torni a sgorgare libera e copiosa.
Per adesso vivo nella penombra. E il ricordo dell’entusiasmo che mi animava prima, e della visione del magico che mi accompagnava sempre, mi si scioglie nel cuore e mi riempie di una nostalgia che non è più solo quella del tempo antico, ma anche quella del mio tempo antico.
Un tempo che non posso far altro che continuare a cercare, sperando di trovare la chiave per accedervi di nuovo, la chiave per aprire la porta della grotta, sollevare il velo dallo Specchio, e finalmente, finalmente riflettermi di nuovo, lasciandomi invadere dall’onda infinita e travolgente dell’acqua della vita, che disseterà la mia anima come sacro nettare fatto di luce e di acqua, di colori e di gioia. Ancora una volta.
Desidero davvero, più di ogni altra cosa, ritrovare quel riflesso, e non lasciarlo andare mai più… mai più, per sempre.
lunedì 15 aprile 2013
mercoledì 3 aprile 2013
Coralità
“Unico e comune è il mondo per coloro che son desti, mentre nel sonno ciascuno si rinchiude in un mondo suo proprio particolare.” (Eraclito)
E si potrebbe aggiungere: “Unica e comune è la verità per coloro che son desti, mentre nel sonno ciascuno si rinchiude in una verità sua propria particolare.”
Ci fu un tempo in cui il mondo e la verità erano gli stessi per tutte… il Tempo delle Antenate, dell’Oro e dell’Argento… un Tempo in cui nessuna cercava di adattare la verità al proprio modo d’essere, nessuna pretendeva che la verità fosse la sua propria, ma ognuna conosceva la verità nel proprio Essere, sapeva che era la stessa di tutte le Sorelle, la proteggeva e la tramandava, così come andava fatto.
Ora quel tempo è finito, e ognuna cerca la sua verità, perdendosi nel labirinto dei personalismi, e proclamando l’unicità del singolo invece di scavare nella terra e nel cammino delle Antenate per cercare la verità antica che tutte univa, e che tutte può ancora unire.
Ma verrà il giorno in cui ognuna si renderà conto che la verità è uguale per tutte, da sempre e per sempre, e a prescindere dal modo in cui perverrà a questa consapevolezza, ognuna Saprà.
In quel giorno lontano, tutte ci ritroveremo e ci riuniremo in perfetta coralità e sorellanza.
In quel giorno lontano tutte Condivideremo la stessa Verità, e ovunque siamo, vicine o lontane, o in qualunque tempo siamo nate e nasceremo, ritroveremo quel magico Filo dorato che riunisce tutte le Donne sapienti del passato, del presente e del futuro.
Da sempre e per sempre.
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