Mia dolce Discesa… sei un cammino di lenta spogliazione e io sono così vestita e soffocata da non sapere da che parte iniziare per togliermi tutti gli abiti che, in momenti di paura e disagio, mi sono legata addosso.
Passo dopo passo, cancello dopo cancello, devo liberarmi, più di ogni altra cosa al mondo desidero liberarmi ed assecondarti, mia dolce Discesa… perché tu sei Maestra di Verità.
Indicami quali sono gli indumenti che porto addosso, perché sono accecata e non riesco a vederli.
Indicami quali devo abbandonare per primi per tornare a gioire come facevo prima più di adesso, perché non riesco a rendermi consapevole di essi abbastanza per farlo da sola.
Eppure mia dolce Discesa, sei il mio Cammino… e sei me stessa. So che di ogni passo dovrò rendermi consapevole io per prima… solo concedimi un po’ di luce per guardarmi e vedere ciò che indosso…
concedimi solo un indizio che mi aiuti a capire come far scivolare di dosso questi maledetti vestiti.
Devo arrivare nuda alla Grotta… e desidero farlo davvero.
Non so se accadrà mai… ma ora ciò che importa è liberarmi… perché se non mi libero presto potrei rimanere legata per sempre.